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Come le relazioni omosessuali sono nate in The Sims

The Sims viene riconosciuto per molte delle sue caratteristiche, dato il suo essere un simulatore di vita. Ebbene, una di queste è proprio la possibilità di far avere ai Sim delle relazioni omosessuali.


Questa cosa è possibile farla fin dal primissimo The Sims, ma l'aggiunta delle interazioni romantiche verso lo stesso sesso non è stata una passeggiata.


Tutto cominciò nell'ormai lontano 1998, quando venne mostrato il teaser trailer di The Sims. Nonostante l'annuncio e l'interesse del pubblico, la EA, che inizialmente era interessata al concept di The Sims, cominciò a metterla più da parte. Erano spaventati da questo nuovo progetto e dalla possibilità che potesse fallire.



Ma nel durante di queste insicurezze da parte di quest'azienda che comprò Maxis per SimCity, all'interno del team di sviluppo di The Sims si iniziò a discutere della possibilità di permettere le relazioni omosessuali. Con la conclusione di escluderle dal gioco.


Nello stesso anno iniziò a lavorare per il gioco un uomo chiamato Patrick J. Barrett III, che, essendo nuovo, non era a conoscenza di quella decisione. Una quindicina di giorni dopo l'inizio del suo nuovo lavoro, si ritrovò senza nulla da fare per via che il suo supervisore era in vacanza. Ma il suo capo, Jim Mackraz, aveva bisogno che Barrett si occupasse di un lavoro di programmazione inerente alle interazioni sociali. Il team aveva due bozze, la prima includeva ogni tipo di relazione sentimentale, ma la seconda escludeva le interazioni omosessuali. A Barrett giunse la prima di queste bozze per errore. Ricordiamo che esclusero quelle relazioni.


L'uomo non pensava che sarebbe riuscito nell'incarico data l'assenza del suo supervisore, invece scrisse con successo il codice di base per le interazioni, tanto che permettevano anche le relazioni tra persone dello stesso sesso.


"Con il senno di poi, probabilmente avrei dovuto mettere in discussione la funzionalità", disse Barrett, che è gay "Ma Will Wright si fermò vicino alla mia scrivania e mi disse che le interazioni sociali gli piacevano". Dato che Will apprezzò, Barrett, malgrado fosse il 1998, rimase questa possibilità nel gioco senza parlarne con i suoi superiori.



Nel 1999, The Sims viene presentato alla fiera dell’E3 di quell’anno, e doveva essere proprio Barrett a occuparsi della presentazione. Gli fu chiesto di creare una demo da mostrare all'evento, così creò un video con tre sequenze del gioco.


Ignaro di ciò che sarebbe successo, nella scena finale era presente un bacio omosessuale.


Tutti guardarono increduli. The Sims rubò letteralmente la scena a quell'E3, fruttando un successo inaspettato. La funzionalità fu accettata, ma il team cominciò a porsi il problema dell'orientamento sessuale. È stato allora che Barrett sviluppò anche un sistema che determinava la sessualità del Sim, attraverso le interazioni romantiche compiute dal giocatore.


"Alcune interazioni sociali sono state etichettate come romantiche", disse Barrett. "Il gioco tiene traccia se questi vengono eseguiti su Sim dello stesso sesso o del sesso opposto. Se il giocatore era attento, un Sim poteva persino essere bisessuale."


Nonostante il successo, la EA continuava ad avere paura di un possibile flop, così si diede la colpa a una sorta di bug. "Era anche un periodo diverso! Le persone non erano così a favore delle relazioni omosessuali. La stampa e i giornali non avevano le piattaforme che hanno oggi. Non c'era nessun Twitter, nessun Facebook, nessun blog. Temevo che la gente sarebbe venuta con forconi e torce, ma non è mai successo."


Barrett sa che il mondo è cambiato molto in questi anni dall'uscita del primo The Sims. "All'epoca non era considerato normale essere gay o lesbiche, alcuni lo vedevano persino come un pericolo. In The Sims invece era normale e sicuro essere una persona gay. Per la prima volta, si poteva giocare a un videogioco in cui si era liberi di essere se stessi. È stato un momento magico quando i miei primi Sim dello stesso sesso si sono accoppiati e baciati, a volte mi chiedo ancora come diavolo ci sia riuscito."



La fonte di questa curiosità è The New Yorker.

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